Riflessioni, Siamo a termine. Oggi scrivo queste poche righe…l’11 marzo è arrivato come un fulmine, questi mesi sono trascorsi nella serenità e nell’affetto più puro e sincero di chi c’è sempre stato e che continua con la sua presenza costante ad arricchire le mie giornate. L’11 marzo, una data che è stata indicata come la fine di un percorso, per noi sarà l’inizio di uno nuovo e meraviglioso. Mentre sto scrivendo sento il suo piedino muoversi nella parte destra, come è sempre stato solito fare dal settimo mese in poi. Rivedo vecchie foto di viaggi quando scrivo la mia rubrica sul blog e nelle foto, da 8 anni a questa parte ci siamo sempre stati io e Luca. Una squadra che mai avrei pensato potesse funzionare così bene.

E questo desiderio è cresciuto negli anni, soprattutto dopo il divorzio dei miei genitori. Il desiderio di poter creare, avere e prendermi cura di una famiglia, dando loro qualcosa che a me era stato tolto. Oggi questa possibilità che mi si offre è anche il riscatto da una situazione che ho dovuto accettare. Mi sento al settimo cielo. Sento di aver aggiunto un altro mattoncino, di aver raggiunto un altro traguardo importante. E con questa nuova realtà sento che anche la mia motivazione, la mia serietà e impegno lavorativo sono maturati. Si dice che non si è mai arrivati. Ed è vero. Non si arriva mai. Non c’è mai davanti a noi lo striscione come nelle maratone con scritto “Arrivo”.

Riflessioni, siamo a termine. È sempre un continuare a salire scale. Giorno dopo giorno. Ogni piano da la possibilità di ammirare il panorama. Ma più si va in alto e più questo si rivela essere meraviglioso. Quindi ora, decido di rimanere a questo piano, aspettare il tuo arrivo e poi prendere la mano di tuo padre, e tutti e tre, ricominciare a salire.

Mai avrei potuto pensare avrebbe respirato all’unisono e mai avrei immaginato di poter che stare al suo fianco mi avrebbe fatto vivere l’emozione di diventare madre. Da ora in poi la nostra squadra si allarga, anche solo pensarci non lo realizzo ancora. Se non sarà oggi il nostro incontro, lo sarà a brevissimo. E finalmente saremo in tre. Saremo una famiglia, ancora più completa, pronta a rimettersi in gioco, a trovare nuovi equilibri, e comprendere e accettare nuove necessità. È proprio vero quando si dice “non puoi capirlo finché non diventi madre” Niente ora ha più importanza della nostra famiglia, di mio marito, di mio figlio. Non riesco più ad aspettare, vorrei averlo già tra le braccia. Per oggi sembra che stia ancora bene lì dove si trova. Pensare che ovunque andremo saremo tre è il coronamento di un sogno che era nella mia mente fin da quando ero piccola.

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