Il viaggio: tema di discussione e confronto che nel corso dei secoli ha avuto diverse sfaccettature. Viaggio interiore, di scoperta o di riscoperta, fisico in un altro continente o semplicemente mentale. Insomma, tutti viaggiamo, sempre. Io personalmente ho sempre viaggiato, con la fantasia, immaginando posti esotici, lontani, da scoprire con un fidato compagno di viaggio. Non appena ebbi la possibilità economica di spostarmi senza pesare sulla mia famiglia, e trovato il compagno di viaggio, e di vita ideale, decidemmo di viaggiare verso New York.
Curiosi di esplorare questa città, già alle 7:00 del mattino vede persone che corrono a destra e sinistra, taxi che sfrecciano sulle strade, fumi che escono dai tombini e cantieri brulicanti di persone al lavoro. Vicino all’hotel, Madison Square Park, uno dei parchi più carini e forse intimi di New York. Qui troviamo diversi chioschi e tavolini per consumare un pasto al volo. Delizioso, intimo e per la sera luci soffuse per trascorrere pomeriggi e serate, scollegando la spina dalla velocità e dai ritmi della città che non dorme mai.
Siamo nel luglio del 2015, per me la prima traversata verso l’America. Solamente il volo un’esperienza emozionante. Milano Malpensa – JKF. Atterrati io e Luca passiamo ai controlli per uscire dall’aeroporto. Piacevolmente sorpresi, abbiamo la nostra prima conversazione con la guardia che gentilmente ci chiede come mai avessimo scelto New York, cosa ci aspettiamo da questo viaggio. Infine, qualche indicazione su come muoversi in città, che non guasta mai. Mentre prendiamo uno dei famosi taxi gialli della Grande Mela che ci avrebbe portato fino a Manhattan, rimango piacevolmente colpita dalla cordialità, prima della guardia dell’aeroporto e successivamente dal tassista. Forse perché in Italia capita così poco frequentemente una simile cordialità, non so, ma New York già mi piace! Arrivati all’hotel, posiamo le valigie e ci mettiamo subito in strada.
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